Con WWW.BITC BORSA ITALIANA DEL TURISMO CULTURLE abbiamo creato un nuovo modo di sviluppare il turismo culturale:
VIVERE I LUOGHI DELLA CULTURA «È evidente che dobbiamo acquisire una concezione del turismo culturale molto diversa dal condurre in giro con una bandierina, gruppi di turisti per monumenti, musei, siti archeologici e così via. Il luogo va vissuto nella mente e nel corpo! Nel luogo turistico ti fermi e ti identifichi si come essere sì contemporaneo, ma ti devi anche calare nel luogo e in ciò che lo rappresenta, dunque anche immaginariamente come uomo del passato, vale a dire del tempo del luogo visitato! Magari bisogna anche innamorarsi del luogo visitato se suscita emozioni! Non ci vuole una persona che ti dia spiegazioni, perché un luogo non ha spiegazioni, ha un suo romanzo storico; può essere utile qualcuno che ti racconti la storia, ma tu per vivere e rivivere la singolarità del luogo (simboli, imago, archeo e nuovi elementi rappresentativi) devi fermarti lì fisicamente a lungo e devi fantasticarlo psicologicamente (Alfredo Anania 15.05.2021)
La WWW.BITC Borsa Italiana del Turismo Culturale offre un luogo fisico espositivo e un sito virtuale nei quali non solo gli operatori del turismo culturale possano allogare i propri stands (anche virtuali), presentare le proprie offerte e attivare specifici business in questo settore ma anche dove gli studiosi ed esperti in questo campo possano presentare le proprie ricerche, proporre le proprie idee, dibattere e interagire con altri ricercatori di diversa appartenenza geografica e culturale. Inoltre la WWW.BITC Borsa Italiana del Turismo Culturale si presta quale spazio di discussione aperto alla possibilità di costruzione sociale del territorio e di sviluppo della psicologia della convivenza attraverso le potenzialità del turismo culturale.
Alcuni aspetti del turismo culturale hanno anche diretta attinenza con il marketing turistico (abbracciante diverse altre competenze vale a dire aziendalistiche, economiche, sociologiche e statistiche) che studia il turismo quale prodotto di consumo su base imprenditoriale in una logica di domanda-offerta. Altri aspetti ancora hanno una specifica correlazione con la ricerca sugli strumenti di formazione degli operatori esperti nel turismo culturale.
Diversi luoghi godono di un patrimonio archeologico – diffuso nel bel mezzo di una natura incontaminata, molto suggestiva anche dal punto di vista paesaggistico – che costituisce un vero tesoro culturale che va preservato da qualsivoglia opera di “ingegneria” che non sia di conservazione e di restauro.
La questione è che, affinché non si traduca in abuso e violenza del territorio, dell’ambiente, della comunità, della cultura locale, lo sviluppo del turismo deve avvenire in una forma ecositemicamente compatibile. Il turismo culturale emerge come fondamentale propulsore di uno sviluppo di comunità in grado di apportare enormi vantaggi, a cascata, per tutti i settori (enologico, artigianale, ristorativo, dei trasporti, artistico, ricreativo ecc. ecc.). Dato il crescente numero di persone attratte da specifici itinerari culturali, storici, artistico-letterari, naturalistici, enogastronomici e così via, non può sfuggire la vitale importanza di una forma di turismo che valorizzi contemporaneamente le matrici culturali del Sé storico e le testimonianze attuali della civiltà locale.
Quale risorsa produttiva può essere meno inquinante, più rispettosa dell’ambiente rispetto al turismo culturale? Quale altra forma di turismo può meglio elevare il turista al ruolo di partecipante sia estetico che attivo e responsabile di un patrimonio che comunque rappresenta un “bene comune” e renderlo protagonista di un’arricchente “biodiversità” culturale armonicamente interattiva con il territorio che lo accoglie? Lo sviluppo di comunità (community development) può avvalersi del turismo culturale sia perché esso promuove la convivenza (è nell’incontro cosmopolitico con l’Altro, con lo straniero, con il turista, che la comunità si arricchisce di un’esperienza conoscitiva che accresce il senso di appartenenza e l’identità locale) sia perché promuove la costruzione sociale del territorio e, di conseguenza, il suo empowerment.
Dr. Alfredo Anania
ENGLISH
With WWW. BITC BORSA ITALIANA DEL TURISMO CULTURLE we have created a new way to develop cultural tourism:
LIVING THE PLACES OF CULTURE «It is clear that we need to acquire a concept of cultural tourism that is very different from leading, with a flag, groups of tourists around monuments, museums, archaeological sites and so on. The place must be experienced in the mind and body! In the tourist place you stop and identify yourself as a contemporary being, but you must also immerse yourself in the place and in what represents it, therefore also imaginatively as a man of the past, that is to say of the time of the place visited! Maybe you even have to fall in love with the place you visit if it arouses emotions! You don’t need a person to give you explanations, because a place has no explanations, it has its own historical novel; it may be useful to have someone tell you the story, but to experience and relive the singularity of the place (symbols, imago, archaelogical and new representative elements) you have to stop there physically for a long time and you have to fantasize about it psychologically (Alfredo Anania 05.15.2021)
The WWW.BITC WWW.BITC Italian Stock Exchange for Cultural Tourism, offers a physical exhibition space and a virtual site in which not only cultural tourism operators can allocate their stands (including virtual ones), present their offers and activate specific businesses in this sector but also researchers and experts in this field can present their reports, propose their ideas, debate and interact with other researchers of different geographical and cultural backgrounds. In addition, the WWW.BITC Italian Stock Exchange for Cultural Tourism is a space for discussion open to the possibility of social construction of the territory and the development of the psychology of coexistence through the potential of cultural tourism.
Some aspects of cultural tourism are also directly related to tourism marketing (embracing various other skills, namely business, economic, sociological and statistical) that studies tourism as a consumer product on an entrepreneurial basis in a demand-supply logic. Still other aspects have a specific correlation with research on training tools for the formation of experienced operators in cultural tourism.
Many places enjoy of an archaeological heritage – widespread in the middle of unspoiled nature, very suggestive also from the landscape point of view – which is a real cultural treasure that must be preserved from any “engineering” work other than conservation and restoration.
The issue is that, in order not to translate into abuse and violence of the territory, the environment, the community and the local culture, the development of tourism must take place in an environmentally compatible form. Cultural tourism emerges as a fundamental driver of community development capable of bringing enormous benefits, in cascade, to all sectors (winemaking, artisanal, catering, transport, artistic, recreational, etc.). Given the growing number of people attracted by specific cultural, historical, artistic-literary, naturalistic, enogastronomic and so on itineraries, cannot escape the vital importance of a form of tourism that simultaneously enhances the cultural matrices of the historical self and the current testimonies of the local civilization.
Which productive resource can be less polluting, more respectful of the environment than cultural tourism? What other form of tourism can better raise the tourist to the role of both aesthetic and active and responsible participant in a heritage that still represents a “common good” and make him the protagonist of an enriching cultural “biodiversity” harmoniously interactive with the territory that welcomes him ? Community development can make use of cultural tourism both because it promotes coexistence (it is in the cosmopolitan encounter with the Other, with the foreigner, with the tourist, that the community is enriched with a cognitive experience that increases sense of belonging and local identity) and because it promotes the social construction of the territory and, consequently, its empowerment.
Dr. Alfredo Anania